Cotignola

Cotignola

Cotignola o Cudgnôla (in dialetto Romagnolo) è un comune di circa 7.400 abitanti della provincia di Ravenna.

Situata in una fertile pianura alluvionale, sorge sulle sponde del fiume Senio a metà strada tra la città di Faenza e Lugo.

Il paese ha origini molto antiche che risalgono al 919, data a cui è datato il primo documento riportante il nome. Per quasi due secoli che vanno dal 200 alla metà del 400, Cotignola fu oggetto di numerose conquiste da parte dei signori locali ottenendo così diversi titoli. Il primo di “Contea” nel 1411 come feudo di Muzio Attendolo e successivamente il titolo di “Città” nel 1494 grazie a Ludovico Maria Sforza in cui conobbe il suo periodo di maggiore splendore e sviluppo economico.

In seguito alla dinastia Sforzesca Cotignola passò al dominio Estense e poi Pontificio.

Durante il 900 la città subì duramente le vicende dei conflitti mondiali, in particolare nell’inverno del 1945, causa la forte vicinanza al fiume Senio ormai fronte di guerra, fu sottoposta a ripetuti bombardamenti alleati che rasero al suolo la città.

Personaggi famosi legati a Cotignola:

  • Muzio Attendolo Sforza (condottiero)
  • Alessandro Sforza (condottiero)
  • Antonio Bonfadini (detto “il Santo” la cui salma riposa nella chiesa di S.Francesco)
  • Michele Gordini (ciclista)
  • Luigi Varoli (artista)
Parco Sandro Pertini

Il Parco Sandro Pertini

Il Parco Sandro Pertini costituisce il fiore all'occhiello di Cotignola in cui natura, sport e divertimento si coniugano in una sintesi di diverse eccellenze. Un parco città che è una risorsa importante per la sua naturalità, ma anche un potenziale attrattivo turistico di rilievo. Da evidenziare l'aspetto naturalistico, rappresentato dal laghetto protetto e dall'area a tutela integrale nella quale si sono sviluppate una flora caratteristiche ed una fauna ittica e ornitologica di prestigio; l'attività sportiva, con gli impianti calcistici attigui al Parco, il percorso vita per il jogging e il fitness, la pesca sportiva, la bocciofila, il podismo e così via. Il Parco è inoltre dotato di un Centro Polivalente che ospita un esercizio di bar con piccola ristorazione, in cui è possibile gustare l'enogastronomia tipica della cucina romagnola, insieme al centro sociale "Il Cotogno". All'interno del Parco, inoltre, è presente una vasta area giochi per bambini. Per questo Parco Pertini si configura quale centro di aggregazione intergenerazionale e di socializzazione, offrendo diverse opportunità per trascorrere piacevoli giornate all'aria aperta.

Chiesa di San Francesco

Chiesa di San Francesco

L'unico monumento che ha invece saputo resistere ai bombardamenti della seconda guerra mondiale è il convento dei Minori Osservanti del XV secolo in via S. Francesco. La chiesa è dedicata a S. Francesco e conserva dentro una teca di vetro il corpo incorrotto del Beato Antonio Bonfadini, il predicatore ferrarese che di ritorno dalla Terra Santa si fermò a Cotignola e qui morì nel 1482. Il monumento conserva al suo interno gli splendidi dipinti del Marchesi e degli Zaganelli, risalenti al XV secolo, nonché le opere in ceramica di Bassi, ceramista e pittore contemporaneo. Tra gli edifici religiosi, in Corso Sforza, va ricordata anche la Chiesa di S. Stefano Protomartire, edificata nel 1376. Nel presbiterio vi è il sepolcro dell'Arcivescovo di Dubrovnick Rinaldo Graziani, scolpito dal faentino Pietro Barilotto nel XVI secolo, e all'interno dell'edificio è possibile ammirare una pregevole tavola della scuola dei Carracci.

Casa Varoli

Casa Varoli

Degna di nota anche Casa Varoli, di fronte a Palazzo Sforza, separata tramite il cortile e gli ambienti della Biblioteca Comunale e dell'Assessorato alla Cultura. L'edificio, un tempo scuderia degli Sforza, è stato l'abitazione del ricordatissimo artista cotignolese Luigi Varoli (1889-1958), che ne ha fatto anche la sede di un animato cenacolo artistico fra il 1920 e il 1955. L'edificio custodisce numerosi reperti raccolti dal maestro oltre ai disegni e agli strumenti appartenuti all'artista. Attualmente Casa Varoli è sede della scuola di musica comunale. Corso Sforza ospita inoltre l'antico palazzo della famiglia di Fabio Tarlazzi, fondatore dell'Opera Pia Tarlazzi. Il palazzo, recentemente restaurato, conserva al suo interno soffitti lignei dipinti, pareti decorate e importanti reperti storici databili ai secoli XV e XVI. Il palazzo è attualmente visitabile durante gli orari di apertura delle mostre che vengono allestite nei suoi splendidi interni. Oggi è sede di Uffici Comunali e della Polizia Municipale.

Torre d'Acuto

Torre d'Acuto

Risale alla fine del XIV secolo la torre rotonda detta "il Campanone", edificata nel 1376 a fianco della pieve di S. Stefano in Panicate. Autore della torre e di altri sistemi difensivi fu il condottiero inglese John Hawkwood. L'Acuto aveva fatto costruire la torre ed altri sistemi di fortificazione attorno alla città dopo aver ricevuto in feudo Cotignola da Papa Gregorio XI nel 1370. La Torre è stata ricostruita nel 1972 e dagli scavi si è scoperto che il basso tronco era a pianta quadrata, secondo lo stile di costruzione delle antiche torri ravennati, il che fa supporre che la torre sia stata costruita sul basamento del vecchio campanile della Pieve di S. Stefano in Panicale (sec. IX - X), le cui rovine sono state portate alla luce durante gli stessi scavi ed in prossimità della torre. Sulla ricostruita Torre d'Acuto è stata nuovamente installata la campana civica detta "È Campanòn", rimasta indenne quando la torre venne fatta saltare dai tedeschi nel 1944. Fusa in bronzo da Pier Francesco Censori nel 1616, presenta un motivo decorativo a bassorilievi raffiguranti immagini sacre, intervallati da quattro stemmi di antiche famiglie Cotignolesi. La campana porta incisa anche un'epigrafe che elenca gli eventi per i quali essa deve suonare: "Arma - Ignem - Excubias - Senium - Sontesque - Senatum - Jubila" (suono per la guerra, per il fuoco, per le sentinelle, per il Senio, per i briganti, per il Senato, per le feste).

Chiesa del Pio Suffragio

Chiesa del Pio Suffragio e Palazzo Sforza

Sempre in Corso Sforza vi è la Chiesa del Pio Suffragio, con pianta a croce greca, costruita nel 1720 e in seguito restaurata dopo gli attacchi bellici. Al suo interno sono conservate due tele di Felice Torelli mentre si deve al faentino Tommaso Dal Pozzo un affresco ancora visibile nella facciata della chiesa.

Di rilievo e prestigio anche la casa Attendoli, meglio nota come Palazzo Sforza. L'edificio fu fatto costruire da Giovanni Attendolo, padre di Muzio Attendolo Sforza, nel 1376, per essere ricostruire nel 1961 tenendo conto degli elementi architettonici originali. Nel cortile del Palazzo vi è un monumento archeologico di grande prestigio risalente al I secolo d.C., la stele funeraria di Caio Vario rinvenuta nel 1817.